giovedì 6 febbraio 2014

RAID VANDALICO A CASAL DI PRINCIPE NELLA SCUOLA CHE PORTA IL NOME DI DON DIANA

Hanno messo a soqquadro la scuola che porta il nome di don Diana. E’ accaduto nella notte tra martedì e mercoledì, in via De Amicis, nel cuore di Casal di Principe, nell’istituto comprensivo che ospita la scuola elementare “plesso don Diana”, secondo Circolo. Sono entrati da una finestra aperta sul retro della struttura e hanno reso inservibili le 12 aule che ospitano circa 300 alunni. “Quando abbiamo aperto le porte della scuola, poco dopo  le 7,30 – racconta una bidella ancora intenta a fare le pulizie – abbiamo trovato uno spettacolo desolante. C’erano fogli dappertutto, quaderni e disegni dei ragazzi, cartelloni, sparsi per terra ovunque.  Qualche aula era anche imbrattata di vernice. Scritte sulle lavagne indecenti e per terra tracce di liquido che non abbiamo saputo identificare.”


Sul posto sono accorsi immediatamente i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, la dirigente scolastica, Angela Maria Schiavone e Raffaele Barbato, uno dei commissari prefettizi del Comune. Nel sopralluogo i tecnici del Comune riscontravano anche lo scassinamento  di diversi armadietti metallici e del distributore degli alimenti. Nel lato dei bagni un bidone di vernice era stato rovesciato sul pavimento e poi qualcuno ha imbrattato di vernice anche i muri. I carabinieri  hanno riscontrato  anche tracce di urina su banchi e cattedre. Sulle lavagne scritte oscene che nessuno ha osato cancellare. Quando le mamme stamattina hanno accompagnato i loro bambini a scuola, hanno trovato l’amara sorpresa e non hanno potuto far altro che ritornare  casa. Il raid, però non ha interessato un altro plesso adiacente che ospita la scuola d’infanzia. “E’ da un po’ che non facevano queste cose alle scuole  - dice una donna che viene a riprendere la bambina all’asilo -  Non sappiamo cosa pensare.” Sulla vicenda indagano i carabinieri che al momento non escludono alcuna pista, neanche quella che il raid potrebbe essere stato compiuto dalle nuove leve della camorra. La dirigente scolastica ha fatto affiggere un foglio fuori l’istituto avvisando che domani la scuola sarebbe stata aperta. Ma in Comune i tecnici e il Commissario Prefettizio sono di tutt’altro avviso. Hanno disposto un’ordinanza di chiusura fino a sabato prossimo.

“Sono atti gravi – dice Emilio Diana, il fratello di don Peppe – che destano preoccupazione perché sono fatti contro una scuola elementare. Non vorrei che ci fosse anche un collegamento col fatto che la scuola porta il nome di mio fratello e le manifestazioni programmate per ricordarlo a vent’anni dalla sua uccisione”.


Sulla vicenda c’è anche una presa di posizione del Comitato don Peppe Diana e di Libera: “Dobbiamo sapere e dover dare una risposta immediata. Chi ha creduto di danneggiare la scuola e di restare impunito non deve passarla liscia e certamente atti del genere non fermeranno il percorso di riscatto e di costruzione di una nuova coscienza civica che parte dal rispetto delle regole” – scrivono in una nota congiunta Valerio Taglione coordinatore del Comitato e  Gianni Solino, referente di Libera Caserta - C’è in atto un fiume in piena, anche in vista del ventennale dell’uccisione di don Diana, con la partecipazione di centinaia di cittadini di Casal di Principe che meritano rispetto e non essere in alcun modo accomunati a chi in preda degli ultimi sussulti pensa di riportare il paese in un clima di misterioso sospetto”.