Hanno messo a soqquadro la scuola che porta il nome di don
Diana. E’ accaduto nella notte tra martedì e mercoledì, in via De Amicis, nel
cuore di Casal di Principe, nell’istituto comprensivo che ospita la scuola
elementare “plesso don Diana”, secondo Circolo. Sono entrati da una finestra
aperta sul retro della struttura e hanno reso inservibili le 12 aule che
ospitano circa 300 alunni. “Quando abbiamo aperto le porte della scuola, poco
dopo le 7,30 – racconta una bidella
ancora intenta a fare le pulizie – abbiamo trovato uno spettacolo desolante.
C’erano fogli dappertutto, quaderni e disegni dei ragazzi, cartelloni, sparsi
per terra ovunque. Qualche aula era
anche imbrattata di vernice. Scritte sulle lavagne indecenti e per terra tracce
di liquido che non abbiamo saputo identificare.”
Sul posto sono accorsi immediatamente i carabinieri della
Compagnia di Casal di Principe, la dirigente scolastica, Angela Maria Schiavone
e Raffaele Barbato, uno dei commissari prefettizi del Comune. Nel sopralluogo i
tecnici del Comune riscontravano anche lo scassinamento di diversi armadietti metallici e del
distributore degli alimenti. Nel lato dei bagni un bidone di vernice era stato
rovesciato sul pavimento e poi qualcuno ha imbrattato di vernice anche i muri.
I carabinieri hanno riscontrato anche tracce di urina su banchi e cattedre.
Sulle lavagne scritte oscene che nessuno ha osato cancellare. Quando le mamme
stamattina hanno accompagnato i loro bambini a scuola, hanno trovato l’amara
sorpresa e non hanno potuto far altro che ritornare casa. Il raid, però non ha interessato un
altro plesso adiacente che ospita la scuola d’infanzia. “E’ da un po’ che non
facevano queste cose alle scuole - dice
una donna che viene a riprendere la bambina all’asilo - Non sappiamo cosa pensare.” Sulla vicenda
indagano i carabinieri che al momento non escludono alcuna pista, neanche
quella che il raid potrebbe essere stato compiuto dalle nuove leve della
camorra. La dirigente scolastica ha fatto affiggere un foglio fuori l’istituto
avvisando che domani la scuola sarebbe stata aperta. Ma in Comune i tecnici e
il Commissario Prefettizio sono di tutt’altro avviso. Hanno disposto
un’ordinanza di chiusura fino a sabato prossimo.
“Sono atti gravi – dice Emilio Diana, il fratello di don
Peppe – che destano preoccupazione perché sono fatti contro una scuola
elementare. Non vorrei che ci fosse anche un collegamento col fatto che la
scuola porta il nome di mio fratello e le manifestazioni programmate per
ricordarlo a vent’anni dalla sua uccisione”.
Sulla vicenda c’è anche una presa di posizione del Comitato
don Peppe Diana e di Libera: “Dobbiamo
sapere e dover dare una risposta immediata. Chi ha creduto di danneggiare la
scuola e di restare impunito non deve passarla liscia e certamente atti del
genere non fermeranno il percorso di riscatto e di costruzione di una nuova
coscienza civica che parte dal rispetto delle regole” – scrivono in una
nota congiunta Valerio Taglione coordinatore del Comitato e Gianni Solino, referente di Libera Caserta - C’è in atto un fiume in piena, anche in
vista del ventennale dell’uccisione di don Diana, con la partecipazione di
centinaia di cittadini di Casal di Principe che meritano rispetto e non essere
in alcun modo accomunati a chi in preda degli ultimi sussulti pensa di
riportare il paese in un clima di misterioso sospetto”.