"La condanna di questi giorni contro Luigi De Magistris, fa parte di un complotto che viene da lontano”. Ne è convinto don Marcello Cozzi, vice presidente nazionale dell’associazione Libera e autore del libro “Poteri Invisibili. Viaggio in Basilicata, tra affari, mafie, omicidi e verità sepolte” (Melampo editore), presentato alla Feltrinelli di Caserta. Il volume, in distribuzione dal mese di giugno, racconta storie di una delle regioni più povere d’Italia, in cui sono coinvolti politici, istituzioni, massoneria, mafia e magistrati. Storie che si intrecciano con casi di cronaca molti noti, come quello di Elisa Claps e dei “fidanzati di Policoro” “Storie coperte da una struttura molto ben oleata che entra in campo quando si tratta di coprire fatti imbarazzanti per la borghesia locale”. Struttura che vede coinvolti il potere a tutti i livelli, compresi molti magistrati, esponenti delle forze dell’ordine, politici, mafiosi, preti e massoni, molti dei quali finiti nelle inchieste di De Magistris (“Poseidone” – “Toghe lucane” e “Why Not”).
“Ed è proprio nell’inchiesta “Poseidone”, condotta da De Magistris che c’è prova di questo complotto” dice don Marcello Cozzi. “De Magistris ha avuto il merito di vedere lontano. Magari alcuni comportamenti delle persone coinvolte non sono penalmente rilevanti, ma lo scenario che viene fuori da questa struttura di potere che si muove nell’ombra, è inquietante” – afferma il vice presidente di Libera – prova ne sono le parole dell’ex presidente della Regione Calabria, Chiaravalloti che al telefono con la sua segretaria, Giovanna Raffaelli, dopo una serie di perquisizioni predisposte da De Magistris, dice parole che alla luce di quello che è accaduto in questi giorni sono davvero preoccupanti”.
“Al telefono è incontenibile, scatenato – scrive don Cozzi nel libro – A De Magistris non lo chiama mai per nome, lo definisce “poverino”, “pagliaccio”; “questa gliela faremo pagare”. Vedrai, passerà gli anni suoi a difendersi”. Ma “le minacce” di Chiaravalloti non sono finite. “Qualche giorno dopo – scrive ancora Don Marcello Cozzi nel suo libro - sempre con la segretaria che cerca di placarlo, è ancora più duro: “lo dobbiamo ammazzare… no, gli facciamo le cause civili per il risarcimento danni e ne affidiamo la gestione alla camorra napoletana”. La raffaelli è imbarazzata, teme di essere intercettata e cerca di frenarlo: “ma non dirlo neanche per scherzo, per carità di Dio! Mettiti nei panni di chi è costretto ad ascoltarci…” “poverino”, ribatte Chiaravalloti, “è bene che sappia queste cose, la cosa bella è che abbiamo detto tutto alla luce del sole… saprà con chi ha a che fare, mi auguro che qualcuno ascolti e glielo vada a riferire…” infine, confondendo Archimede con Newton: “c’è quel principio… quella sorta di Archimede… che ad ogni azione corrisponde una reazione… e mo’ siamo così tanti ad aver subito l’azione, che, quando esploderà, la reazione sarà adeguata”. “La struttura che si muove nell’ombra – afferma don Cozzi – continua ad operare con l’obiettivo di spazzare tutti gli ostacoli che incontra sul proprio cammino”.