giovedì 21 marzo 2013

INAUGURATO L'ECOMUSEO NEL CASALE DI TEVEROLACCIO A SUCCIVO


Si mangia, si beve, si gusta, si coltiva. E’ l’Ecomuseo della Campania Felix inaugurato nell’antico casale di Teverolaccio a Succivo, per iniziativa di Legambiente Campania. Nel casale, una struttura tardo medievale recuperata dopo anni di abbandono, è possibile trovare orti urbani gestiti da anziani del posto, mostre di ogni tipo sull’attività rurale e una Tipicheria, un locale-vetrina di cultura e tradizione dove sarà proposto un menù a base di prodotti locali e prodotti tipici locali, e per lo più provenienti dagli orti coltivati dagli anziani. Come dire dall’orto alla tavola.  Per dimostrare che un altro sviluppo è possibile e per dare uno stop al cemento.

 
A tagliare il nastro dell’Ecomuseo il presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, il sindaco di Succivo, Antonio Tinto, il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo il coordinatore della segreteria nazionale dell’associazione Maurizio Gubbiotti, Giovanni Romano, assessore Ecologia, Tutela dell’ambiente e disinquinamento della Regione Campania, il procuratore della Dda, Federico Cafiero De Raho. “Il progetto – spiega Carlo Borgomeo della Fondazione con il Sud che lo ha finanziato – è uno di quelli capaci di creare uno sviluppo a  catena. Se anni fa avessimo valorizzato i prodotti del luogo, forse il Sud non starebbe in queste condizioni”.

“Il punto di forza dell’Ecomuseo - aggiunge Antonio Pascale presidente del circolo Legambiente Geofilos che gestisce l’Ecomuseo - è la capacità di riconoscere e valorizzare le risorse storico-culturali e ambientali dei luoghi, le tradizioni, i saperi antichi. Per questo, può generare processi sostenibili di cambiamento nell’agro atellano e aversano; per la sua speciale composizione può attivare la bellezza insita nello spazio e nella quotidianità della comunità che lo ospita e lo anima. A questo scopo è stato pensato e realizzato”.

La strutura museale ospita, tra le altre cose. anche un centro di documentazione della cultura rurale campana, arricchito da testimonianze fotografiche e descrittive di tradizioni, credenze, usi e costumi locali e uno spazio espositivo dedicato a una collezione di arnesi e strumenti agricoli tradizionali. Sono previsti, inoltre, l’attivazione di percorsi formativi, per il recupero della coltura e della “vite maritata”; visite guidate alla riscoperta delle antiche colture, come l’asparago e il vino asprinio; un calendario di eventi, mostre, tavoli informativi e convegni e un sito internet dedicato all’Ecomuseo virtuale

mercoledì 6 marzo 2013

NON PAGATE LE TASSE? NIENTE APERTURA DEL CIMITERO AL POMERIGGIO. IL COMMISSARIO DEL COMUNE CONTRO I CITTADINI DI SAN CIPRIANO


San Cipriano di Aversa – I cittadini raccolgono le firme per far ripristinare l’orario di apertura del cimitero comunale, ma il commissario straordinario del comune risponde a muso duro attraverso una lettera aperta ai sanciprianesi affissa sui muri della città  e ribalta l'accusa: "la colpa è vostra perché non pagate le tasse e non ci sono fondi per compensare il custode".

I fatti. Nelle settimane scorse la commissione straordinaria del Comune di San Cipriano di Aversa dispone che il Cimitero sia aperto di pomeriggio solo due giorni alla settimana, anziché tutti i giorni. Ovviamente il provvedimento non viene preso bene dai sanciprianesi che raccolgono 500 firme sotto una petizione indirizzata ai Commissari con la quale chiedono il ripristino del vecchio orario e che i commissari valutino la richiesta con la “logica di coscienza” e non “con la logica dell’economia”.

La risposta non si fa attendere. Gabriella D’orso, a capo della Commissione Straordinaria, rende pubblica la querelle scrivendo una lettera aperta ai sanciprianesi in cui il messaggio sostanzialmente è questo:  “Cari sanciprianesi  il cimitero l’avete chiuso voi e non noi, perché non pagate le tasse e con le casse vuote non si può fare di più”. Il manifesto  viene affisso sui muri della città, e in alcuni passaggi è ancora più esplicito. “Dovremmo ribaltare la richiesta e chiedere, non più solo ai 500 sottoscrittori, bensì a tutti i cittadini di San Cipriano di Aversa uno sforzo per ragionare tutti insieme “secondo coscienza” – scrive il Commissario -  Il Comune è un bene di tutti e come tale va curato e tutelato. Pagare le tasse, le utenze o quanto comunque dovuto alla collettività, altro non è che una manifestazione di amore e di  interesse per il bene di tutti per un miglioramento delle condizioni generali di vita. Oggi, noi ci avviamo a dichiarare il dissesto del Comune, ma permarranno le situazioni di disagio collettivo perché esiste un problema di cassa che non trova soluzione in quanto la maggior parte dei cittadini di San Cipriano di Aversa non paga le tasse!”  “Cari concittadini – è l’appello del Commissario -  vi invitiamo a difendere il vostro Comune da quanti di voi non agiscono con il dovuto rispetto e la giusta correttezza nei confronti degli altri. E, solo allora, tutti insieme, applicando con il cuore la logica della coscienza, riusciremo senz’altro a ripristinare il vecchio orario del Cimitero che voi tutti per libera scelta avete provato a chiudere e noi per coscienza abbiamo solo ridotto”.