Raffaele Nogaro, Luigi Bettazzi e Angelo Spinillo |
Tre vescovi in marcia per la pace. Raffaele Nogaro, Angelo Spinillo e Luigi Bettazzi, nel pomeriggio di domenica hanno partecipato alla marcia indetta dal Comitato “Caserta Città di Pace”, un appuntamento che si rinnova da diciannove anni. Insieme ai tre prelati, tantissimi giovani scout e il popolo della pace formato da militanti di associazioni, comunità cattoliche, giovani dei centri sociali e comunità degli immigrati che da sempre hanno sostenuto l’iniziativa voluta da Nogaro nel 1994 per far crescere anche a Caserta la cultura della pace. Il vescovo emerito di Caserta, applauditissimo dai presenti, ha voluto essere presente in chiesa seduto tra i banchi, prima della partenza, nonostante i problemi di salute. “Qui non sono si trova solo il bel sole che splende ogni giorno – ha detto Nogaro rivolgendosi “al suo popolo” nella chiesa della Cattedrale gremita - ma qui si trova anche il sole dei cuori che è veramente un tranquillante continuo per la nostra vita”.
“Quest’anno la marcia cade proprio nel giorno della sepoltura della salma di un uomo come Nelson Mandela – ha spiegato don Nicola Lombardi, prima del corteo per le strade cittadine – e forse non è un caso – ha aggiunto - con questa ennesima marcia ribadiamo il nostro no ad ogni forma di violenza e di guerra, ad ogni forma di violenza contro l’ambiente e ad ogni forma di discriminazione che si consuma all’interno delle mura domestiche”.
Monsignor Luigi Bettazzi |
Monsignor Angelo Spinillo, amministratore apostolico pro tempore della diocesi di Caserta, ha salutato i partecipanti alla marcia, auspicando “Che la manifestazione sia vissuta come una festa e, soprattutto, che la pace la si chieda tutti i giorni”.
La drammatica testimonianza di un giovane afgano che ha lasciato il proprio paese martoriato dalla guerra e di una ragazza scout che ha parlato contro la violenza sulle donne, hanno anticipato l'intervento dell'ex vescovo di Ivrea, Luigi Bettazzi che, a novant’anni suonati, è ancora in attività nell’associazione Pax Christi, dove ricopre il ruolo di vice presidente internazionale. "La forma più grande di violenza è la guerra - ha detto Bettazzi - Con i mezzi di distruzione che ci sono, ritenere che la guerra possa sviluppare la giustizia e la pace, è fuori dalla ragione. C’ un solo modo per mettere fine alla guerra – ha insistito il vice presidente internazionale di Pax Christi: “Smettere di costruire le armi, come sostenevano i vescovi giapponesi già molti anni fa. Perché quando le armi sono fatte, poi bisogna provarle". E ha concluso: "Non è vero il detto che se si vuole la pace devi preparare la guerra. Chi vuole la pace deve preparare la pace”. Prima dell'inizio del corteo, i vigili urbani hanno sequestrato in chiesa un cartello esposto nel banco dell’ultima fila. ritenendolo offensivo verso il primo cittadino, anch’egli presente alla marcia. C'era scritto: “Pace è legalità e partecipazione. Invece il sindaco del Gaudio vende la tua acqua”. A nulla sono valse le proteste delle associazioni che lo hanno esposto e neppure di don Nicola Lombardi, tra i promotori della marcia, per riaverlo indietro.