lunedì 3 giugno 2013

ARDITURO (DDA) AL FESTIVAL DELL'IMPEGNO CIVILE: "LO STATO NON FA FUNZIONARE LE AZIENDE CONFISCATE"



“Le aziende confiscate alla camorra? Non funzionano perché lo Stato non le vuole far funzionare”.  La denuncia viene da Antonello Ardituro, magistrato della Dda napoletana,  che di aziende gestite dalla criminalità ne ha fatto confiscare tantissime. Ardituro, intervenuto nel pomeriggio in un dibattito su “Sequestro, Confisca e Lavoro”, in occasione dell’apertura del Festival dell’Impegno Civile nella sede di un’azienda confiscata,  la “Calcestruzzi Beton Campania”  di San Tammaro, ha puntato il dito contro le istituzioni, ed in particolare “la politica” che non cambia norme e regole  che sono inadeguate a far funzionare le aziende confiscate. “Mi fa molta rabbia che tutto  il lavoro di tantissime persone debba essere vanificato da un sistema che assolutamente  non funziona, perché scientemente e consapevolmente non lo si vuol far funzionare”. Il magistrato della Dda ha messo in evidenza che “In provincia di Caserta ci sono sette impianti sotto sequestro in attesa di confisca. Si tratta di una grandissima fetta del mercato del  calcestruzzo che è amministrata dallo Stato per il tramite dell’autorità giudiziaria.  Tutto questo non può essere gestito con la buona volontà dei singoli magistrati o di qualche amministratore giudiziario. Se si potesse mettere a sistema la gestione delle imprese che gestiscono il calcestruzzo  - ha chiosato Ardituro - lo Stato diventerebbe l’attore fondamentale economico nel ciclo dell’edilizia. Avrebbe la possibilità di influenzare l’itero ciclo dell’edilizia di tutta la provincia e addirittura di influenzare l’economia illegale della camorra nel settore dell’edilizia. Questa à la battaglia, l’obiettivo a cui dobbiamo guardare”.



Nel dibattito, moderato da Mauro Baldascino, del Comitato don Peppe Diana, promotore insieme a Libera del festival dell’impegno civile, sono intervenuti, tra gli altri, il magistrato Raffaello Magi. il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati Antonio Amato, il segretario generale della CISL Caserta, Giovanni Letizia e il Segretario Provinciale della CGIL Camilla Bernabei. Ma è stato  il Antonello Ardituro a scuotere ancora la numerosa platea di cittadini con la sua denuncia:   “Si sta sprecando una occasione storica, soprattutto in provincia di Caserta.  Chi mai avrebbe pensato, appena tre anni fa  - è stato il suo ragionamento– che  Antonio Iovine e Michele Zagaria sarebbero stati arrestati? Chi mai avrebbe pensato che tutti i capi della camorra casalese sarebbero finiti in carcere? Chi poteva pensare che anche qualche politico eccellente sarebbe finito dietro le sbarre? Questo è un territorio che se non assume la consapevolezza che si gioca un’occasione storica per cambiare, tra cinque anni potrebbe rimpiangere questo momento”. Ardituro ha individuato anche di chi è la colpa: “E’ lo Stato in primis che fa finta di non accorgersene. Lo Stato continua a non fare la sua parte. Parlo delle istituzioni e della politica,  perché le norme e le regole attuali non vanno bene, non funzionano quando sono applicate al settore patrimoniale. Oggi abbiamo bisogno soprattutto di mezzi e risorse per sfruttare questa occasione storica”.

3 commenti:

  1. caro raffaele, ti segnalo che proprio questa mattina abbiamo consegnato più di 100000 firme raccolte dal comitato promotore per una legge d'iniziativa popolare sul tema dell'uso sociale delle aziende, ti segnalo la news con la scheda allegata con le proposte, buon lavoro. Roberto Iovino http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=21084

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  2. si ti volevo soprattutto segnalare la scheda allegata

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