Sit-in sotto l'immagine di don Peppe Diana |
Si sono riuniti sotto l'immagine di don Peppe Diana, davanti al
campo sportivo di Casal di Principe, per chiedere alle istituzioni di fare luce
sulle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia, Carmine Schiavone, e di rassicurare la popolazione sempre più
allarmata. Più di cento persone hanno raccolto in mattinata l'appello del
parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, dopo l'ultima intervista del pentito
della camorra casalese, che ha indicato
un campo alle spalle del complesso sportivo di Casale dove sarebbero stati
sotterrati rifiuti tossici e radioattivi. Esponenti di Legambiente, del “coordinamento
per il riscatto”, di “Libera”, “movimento cinque stelle”, “Giovani Trentola Ducenta”
“Abc 18”, “work in progress” e tanti altri singoli cittadini, si sono
mobilitati per chiedere innanzitutto di
verificare se sotto quel terreno indicato da Schiavone ci siano davvero i
rifiuti “perché – ha sostenuto Gianni Solino di Libera Caserta – nelle mappature
dei siti inquinati quel terreno non esiste”. “Allora due sono le cose - ha aggiunto l’avvocato Francesco Martino - se
le dichiarazioni di Schiavone sono veritiere, c’è un allarme molto serio. Se
non sono veritiere qualcuno ha l’obbligo di rassicurarci”. Enzo Di Leo, del “movimento
Cinque Stelle” di Casal di Principe e Peppe Pagano di “Libera San Cipriano”,
hanno convenuto che al momento nessuno sa se le ispezioni sul terreno siano
state fatte davvero e se esistano verbali in merito e che serve la mobilitazione delle popolazioni
del territorio per cominciare a chiedere seriamente le bonifiche dei terreni
inquinati.
L'assemblea davanti al campo sportivo di Casale |
Carmine Schiavone, nell’intervista
rilasciata ad un quotidiano aveva fatto espresso cenno ad un sopralluogo fatto
in un terreno dietro il campo sportivo di Casal di Principe con dei tecnici di
un’agenzia specializzata per ritrovare rifiuti radioattivi. “Siamo dovuti
scappare perché i contatori Geiger sono impazziti”,. Inoltre aveva aggiunto: “Sono
tutte cose note ai magistrati, perché ho
fatto queste dichiarazioni alla Commissione Bicamerale d’inchiesta sui rifiuti
presieduta dall’onorevole Scalia, mostrando tutte le carte che avevo, ma i
verbali sono stati secretati”. Secondo Schiavone “Ci vorrebbero 26mila miliardi
per procedere alle bonifiche”. Questo, per il collaboratore di Giustizia,
sarebbe anche il motivo per cui sono stati secretati i verbali. Il terreno
indicato da Schiavone è attualmente incolto e apparentemente abbandonato.
Alcuni cittadini hanno raccontato che
alla fine degli anni ’80 su quel terreno effettivamente c’è stato un via vai di
camion che scaricavano del materiale. Quando erano in corso i lavori per la
costruzione della superstrada Nola-Villa Literno, sotto i cui piloni, sempre
secondo Schiavone, ci sarebbero sotterrate tonnellate di rifiuti tossici non
solo di aziende italiane ma anche estere.
“Tutte le dichiarazioni fatte
all’epoca da Carmine Schiavone – dice Federico Cafiero De Raho, PM nel processo
Spartacus – sono state verificate. In tutti i luoghi che Schiavone ha indicato,
è stato fatto un sopralluogo con tecnici e magistrati e ci sono i verbali di
ciò che è stato trovato. Non so specificamente del Campo sportivo di Casal di
Principe”. “E pur vero, però – ha aggiunto
Gianni Solino di Libera – che i magistrati non hanno mai avuto il compito di
bonificare l’area, ma solo di riscontrare se i pentiti dicessero la verità.
Quindi una volta verificato che lì sotto c’erano rifiuti, hanno ricoperto e
sono andati via. Toccava ad altre istituzioni bonificare il terreno”. “Questi
motivi ci hanno spinto a
mobilitarci – ha detto l’ingegnere Nicola Diana di Legambiente di Casapesenna -
e
perciò invieremo un documento che riassume il nostro grido di dolore a
tutte le istituzioni, a partire da presidente della Repubblica e lo firmeremo a
nome di tutti i cittadini che abitano nelle terre di don Peppe Diana”.
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