mercoledì 12 dicembre 2012

PASSEGGIATA ANTIRACKET A PARETE. SUL CORSO COMPARE UNA SCRITTA INNEGGIANTE A FRANCESCO BIDOGNETTI: "QUI SI TIFA CIC 8"


"Qui si tifa Cic 8". Una scritta su un muro di Parete allude a Francesco Bidognetti, conosciuto come “Cicciotto ‘e mezzanotte” , uno dei boss storici del clan dei casalesi che sconta già l’ergastolo da diversi anni. La incrociano durante “la passeggiata anti racket” i commercianti che hanno denunciato il pizzo e che ieri sera hanno fatto il giro per i negozi per convincere gli esercenti a non cedere agli estorsori. Con l’associazione locale, l’Unione Casertana Antiracket (UCA), nata dieci anni fa, c’è Silvana Fucito, Coordinatrice delle Associazioni anti racket della Campania. Fucito è a Parete anche per inaugurare la nuova sede dell’associazione anti racket ubicata in un bene confiscato proprio alla famiglia Bidognetti. Una ventina di persone in tutto, guidate oltre che dalla Fucito, anche dal presidente dell’associazione, Domenico Di Ronza e dal sindaco di Parete, Raffaele Vitale. Ad accompagnarli c’è il presidente dell’associazione anti racket “Domenico Noviello”, di Castel Volturno, Luigi Ferrucci, l’avvocato della Federazione Antiracket Italiana, Gianni Zara, il maresciallo Capo della Caserma dei carabinieri di Parete, Vincenzo Pulicani. Diffondono volantini informativi con tanto di numero di telefono a cui denunciare. Ma entrano anche nei negozi per cercare nuovi adepti. Ed è sul corso principale che si imbattono nella scritta vergata con un pennarello su un muro, tra l’entrata di due esercizi commerciali. La scritta viene segnalata da alcuni giovani. Loro l’hanno subito notata, anche perché l’autore ha utilizzato uno slang tipicamente giovanile per inneggiare al boss che proprio a Parete negli anni scorsi ha fatto il bello e il cattivo tempo. Il gruppo di commercianti e imprenditori, avvezzo a trovare provocazioni sul proprio cammino, guarda e passa. I carabinieri annotano.
Poco prima, con una breve e sobria cerimonia, il primo cittadino, affiancato da Silvana Fucito, ha tagliato il nastro del bene confiscato ubicato nel “parco del sole”, a poche centinaia di metri dal Municipio. Un appartamento di due piani confiscato alla famiglia Bidognetti. “In questo stabile – ha spiegato il sindaco Raffaele Vitale –avranno la loro sede oltre all’associazione anti racket, anche lo sportello anti usura, lo sportello anti violenza sulle donne e il centro di ascolto per le famiglie”. “I risultati di questa nostra attività di sensibilizzazione – ha detto Silvana Fucito al termine della passeggiata tra i negozianti – cominciano a vedersi. Sono sempre più numerosi quelli che si rifiutano di pagare il pizzo e denunciano i loro estorsori. La crisi, in verità ci dà anche una mano, perché soldi in giro ce ne sono pochi e quei pochi spiccioli i commercianti se li vogliono tenere ben stretti”.

 

 

 

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