sabato 8 dicembre 2012

SFREGIO AL PRESIDIO DI LIBERA E LEGAMBIENTE DI CASAPESENNA


Casapesenna - Vernice gialla sulla targa del centro sociale intitolato al sindaco anticamorra Antonio Cangiano. E’ lo sfregio che ieri sera, 7 dicembre, ad un anno esatto dalla cattura di Michele Zagaria, qualcuno ha voluto fare per rimarcare la presenza su un territorio che lo Stato sta lentamente riconquistando. Segnale ancora più inequivocabile se si pensa che il centro sociale è ubicato proprio in un bene confiscato a Michele Zagaria. “Ce ne siamo accorti stamattina – dice Pasquale Cirillo, responsabile di Legambiente  la cui sede è ospitata al primo piano del centro sociale ed è anche presidio dell’associazione Libera – ma la vernice è stata spruzzata ieri sera, a due giorni da un altro segnale che ci era arrivato e che, probabilmente, è  stato sottovalutato”. Il 5 dicembre, infatti, qualcuno è entrato nella sede di Legambiente aprendola a calci e rompendo la serratura. “Non hanno portato via niente – dice Cirillo –ma hanno bevuto qualche caffè dalla macchinetta dell’espresso e hanno rovistato nei documenti. Pensavamo ad una bravata di qualche ragazzo.” Ma alla luce di quello che è accaduto ieri sera, il primo episodio assume un rilievo diverso. “Avevamo comunque fatto regolare denuncia del primo gesto vandalico – spiega il responsabile di Legambiente – e stamani mi sono recato al posto di polizia di Casapesenna per integrare la denuncia.” Al piano terra dello stesso stabile c’è anche un centro per anziani. E sono stati loro ad accorgersi di quanto accaduto. “Sono inutili questi gesti – dice un signore anziano che staziona davanti al centro sociale ubicato nei pressi della piazza principale di Casapesenna -  qui ormai le cose non vanno più come prima e si vede che il vento è cambiato”. Qualche settimana fa a Casapesenna è arrivato anche il Pm della DDA, Catello Maresca, per presentare il suo libro “L’ultimo bunker”, che racconta proprio le vicende della cattura di Michele Zagaria, e a giorni verrà inaugurata una strada intitolata a don Giuseppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra a Casal di Principe il 19 marzo del 1994. Due iniziative promosse da Legambiente e Libera.

Il comitato don Peppe Diana, in un comunicato esprime “ferma e decisa condanna per i fatti accaduti a Casapesenna, al di là delle ragioni o dello scopo che hanno guidato le mani di chi prima ha vandalizzato la sede di Legambiente e poi ha danneggiato la targa in ricordo di Antonio Cangiano, posta all’ingresso del Centro sociale su Corso Europa”, e si fa carico  di tenere una riunione della propria associazione  e di tutti i presidi di Libera Caserta, nella sede di Legambiente a Casapesenna, “per riflettere insieme su una nuova progettualità per il paese e per testimoniare un impegno che si rinnova ogni giorno”.

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